Come funziona il mondo della musica, delle edizioni e dei diritti connessi?

Il mondo della musica è davvero complicato, e a tratti oscuro! Spesso, gli artisti sono i primi a non conoscerne il funzionamento che muove gli ingranaggi economici (e pensare che il mondo dei diritti legati alla musica sposta quasi un miliardo di euro solo in Italia). 

A volte si pensa che sia sufficiente scrivere una canzone, registrarla, girare un video, depositarla, spararla sugli store digitali e… “plin”, soldi a palate! 💰

Diciamo che non funziona proprio così…

Sicuramente tutto parte da un’idea, una frase, una melodia. Ci immaginiamo un cantante – un autore – che, nel bel mezzo del suo viaggio in solitaria in giro per il mondo (oppure, come capita più spesso, nel silenzio della sua cameretta), scriva una canzone: la hit del secolo, il brano che spacca e che “non può non fare successo”!

Perfetto. A questo punto, il nostro autore – un po’ ansioso – deve a tutti i costi correre a mettere al sicuro la sua nuova creatura (sì, anche se non l’ha ancora registrata in studio). Infatti, non vuole certamente che il vicino di casa gliela “rubi” e la renda famosa prima di lui!!! 😅

 

Come fare per mettere al sicuro la propria canzone?

Anni fa, depositare un brano in SIAE era un processo molto complicato: prima di tutto, per essere inscritti (e quindi soci di SIAE) bisognava sostenere e superare un esame di musica! Successivamente, l’esame è stato abolito, ma era comunque necessario – fino a pochi anni fa – compilare diversi moduli (ovviamente cartacei), scrivere lo spartito della melodia del brano e altre fantastiche attività burocratiche.

Con l’avvento della concorrenza e grazie alle migliaia di lamentele da parte degli iscritti, finalmente anche la SIAE si è digitalizzata e modernizzata. Oggi il sito e l’app sono ben fatti, e le varie procedure di iscrizione, di deposito e di compilazione borderò sono un po’ più snelle. 🤳🏻

Ecco, quindi, che il nostro autore sta per mettere al sicuro il suo brano. Apre il suo pc e comincia a informarsi su come fare per depositare la sua canzone. Scopre che, essendo in Italia, deve appoggiarsi alla SIAE o a Soundreef. Alla fine opta per SIAE, visto che tutela e gestisce molte più opere (e soldi) rispetto a Soundreef, ha un’app dedicata ed è molto più presente per quanto concerne il controllo del pagamento dei borderò da parte dei locali sul territorio (e quindi può effettivamente controllare meglio che gli utilizzatori paghino gli autori).

 

Perché la SIAE paga gli artisti, gli autori e i produttori?

 

Devi sapere che uno dei principali scopi della SIAE (e di Soundreef) è quello di raccogliere tutti i soldi che spettano agli autori di una canzone, e distribuirli. Infatti, quando un brano depositato in SIAE viene riprodotto dalla TV, dalla radio, dal dj in discoteca o da una band che lo sta suonando in un locale, gli autori e i compositori hanno diritto ad un compenso. 💸

La SIAE raccoglie questi compensi e li ripartisce agli aventi diritto. Infatti, ogni volta che qualcuno utilizza o sfrutta un’opera, è tenuto a rimborsare (quindi a pagare) gli ideatori e i proprietari di quell’opera (…e qui già ci stiamo avvicinando al fantastico mondo delle edizioni, tieni duro ancora per qualche riga e poi ti sarà tutto chiaro!). 

 

Per guadagnare dalla mia canzone devo iscrivermi in SIAE?

Assolutamente sì, è necessario diventare soci o mandanti della SIAE per poter iscrivere i propri brani e, quindi, essere remunerati per il loro utilizzo. 

Torniamo al nostro autore che, già in questa prima fase, si trova di fronte il primo ostacolo: “come faccio ad iscrivermi in SIAE? Mi conviene iscrivermi come socio oppure come mandante? Quali sono le differenze? Quanto costa iscrivermi in SIAE?”

PS: Fortunatamente il nostro autore si è poi affidato a noi di Mirai Art: abbiamo sbrigato le pratiche burocratiche per lui, abbiamo analizzato il suo caso e gli abbiamo indicato le scelte migliori da compiere. Quindi, spoiler: alla fine è andato tutto bene! 😉

Una volta iscritto in SIAE e pagata la tassa d’iscrizione, ecco che si può accedere alla piattaforma web, dove depositare le proprie opere originali, compilare i borderò per la musica live o in filodiffusione, visionare gli estratti conto e analizzare tutte le informazioni possibili e immaginabili su ogni nostro brano!

 

Posso depositare il mio brano in completa autonomia?

Certamente. Come dicevamo, oggi è molto più semplice depositare le proprie canzoni originali in SIAE, e lo si può fare attraverso il portale online degli autori ed editori. È sufficiente indicare titolo, genere, durata, autori, compositori, editori, territorialità, ripartizioni, testo e musica, farlo firmare digitalmente (o in modo cartaceo) a tutti gli aventi diritto, aspettare che SIAE accolga la nostra richiesta e proceda con il deposito e, infine, verificare che tutto sia corretto…

Ti starai chiedendo: “Forse non è poi così semplice e immediato?!?” 🤔

In effetti, no. O almeno non è per tutti. Il compito dei cantanti, dei cantautori, degli artisti e delle band è quello di fare musica, non di compilare scartoffie e di occuparsi di CO (Compositore Originale), CA (Compositore ed Autore), AO (Autore Originale), EL (Elaboratore Opere), EC (Editore Cedente), PE (Esecutore Artistico), ecc. 

Sì, queste sono le sigle utilizzate da SIAE per il deposito delle opere, ed è necessario conoscere tutte le caratteristiche e le differenze per non commettere errori in fase di deposito!

PS: Anche qui, il nostro autore si è affidato a Mirai Art: ci siamo occupati di depositare il brano a suo nome, seguendo tutte le regole (e i segreti del mestiere) per permettergli di tutelare la sua opera e di guadagnare soldi attraverso i diritti. Gli è bastato firmare il deposito digitalmente, attraverso il suo smartphone!

 

Come si dividono i diritti di una canzone? (schema di riparto)

In fase di deposito, ci viene richiesto di indicare come vogliamo dividere la nostra “torta”. Immagina che la tua opera sia come una torta di compleanno e che tu e i tuoi “compagni di musica” siate gli invitati alla festa. A chi dai la fetta di torta più grande? A chi quella con le fragole? E quella con la panna? 🍰

Facciamo chiarezza. La SIAE ci indica delle regole minime di attribuzione per quanto riguarda gli autori e i compositori ma, a parte questo, possiamo decidere in autonomia come dividere la nostra torta, attraverso accordi privati.

Ricordati sempre che le tre figure principali sono:

– Autore: colui (o coloro) che scrive il testo.

– Compositore: chi compone la melodia principale.

– Editore: chi rende “edita” l’opera, cioè chi si occupa di renderla redditizia (solitamente tramite la pubblicazione sulle piattaforme di streaming, la pubblicizzazione, le sincronizzazioni, le esecuzioni pubbliche, ecc.

Di norma, gli editori chiedono la metà della nostra torta. Di conseguenza, l’altra metà viene ulteriormente divisa tra autori e compositori (che possono essere più di uno).

Considera, infine, che la SIAE divide (di default) la torta in 24 parti che, eventualmente, possono anche essere moltiplicate.

Facciamo un esempio. Siamo una band di 3 ragazzi che scrive il suo primo brano: il cantante ha scritto il testo da solo, mentre la melodia (la linea vocale principale) è stata composta da tutti e 3, in sala prove.

Ecco quindi che la band depositerà il brano in SIAE con la seguente ripartizione:

– 12/24 (50%): editore (???)

– 6/24 (25%): autore (il cantante)

– 2/24 (8,3%): compositore 1 (il cantante)

– 2/24 (8,3%): compositore 2 (il batterista?)

– 2/24 (8,3%): compositore 3 (il chitarrista?)

 

Chi sono le persone che lavorano insieme agli artisti? Il team si allarga!

Man mano che una band o un artista diventa sempre più popolare, diventa necessario allargare il proprio team di lavoro. Ecco, quindi, che dall’essere in poche persone che fanno tutto, si inizia a delegare alcuni compiti a collaboratori e partner. 🤝

Ad esempio, il manager si occupa dei rapporti con l’esterno e con i partner, l’agenzia di booking si occupa di trovare i concerti, il tour manager accompagna l’artista durante il tour e ne gestisce l’agenda, i promoter lavorano con l’obiettivo di sincronizzare i brani in pubblicità o film, il produttore artistico si occupa del nuovo disco, l’etichetta stampa i cd, l’editore promuove i brani all’interno del suo network di conoscenze, e così via…

Naturalmente, ognuno di questi player riceve un compenso per il proprio lavoro: la torta si fa sempre più grande, ma le fette aumentano di numero perché devono essere distribuite a più persone!

 

A chi vanno le edizioni? Chi è l’editore?

Quando abbiamo a che fare con una band internazionale o con artisti nazionali, la ripartizione delle edizioni è tutta una questione di accordi commerciali ed equilibri che devono essere gestiti con molta attenzione. Queste, infatti, vengono cedute a grosse società editrici (o major) in cambio di soldi o di servizi.

Quando si tratta di artisti non professionisti, emergenti o che ancora non hanno abbastanza popolarità, la gestione delle edizioni è un tema molto delicato e spesso sottovalutato o addirittura ignorato.

Devi sapere che possedere le edizioni significa possedere l’opera. Il quadro dipinto da Van Gogh (autore) e acquistato da Giuseppe (editore) non è più di Van Gogh, ma è di Giuseppe! Solo Giuseppe può decidere come utilizzare quel quadro: se esporlo in una bella mostra in centro a Milano (renderlo pubblico e famoso) oppure se tenerlo nella sua cantina, chiuso a chiave, lontano dalla gente (magari proprio perché Giuseppe è un pittore, competitor di Van Gogh, e ha tutto l’interesse a far fuori la concorrenza)… 🖼

È fondamentale, soprattutto all’inizio della tua carriera, avere il controllo delle edizioni. Devi poter decidere come utilizzare i tuoi brani, devi avere la possibilità di cedere fette della tua torta a chi ti vuole aiutare e a chi può davvero permetterti di farti conoscere alla gente. È noto che alcune radio trasmettono canzoni in cambio di qualche punto di edizione (così facendo, ogni volta che il brano passa in radio, anche loro guadagnano dei soldi attraverso la SIAE).

 

 

Possedere e gestire le proprie edizioni è possibile, ma è molto difficile (prima che arrivasse di Mirai Art)!

Per essere un editore, in Italia, devi avere una società editrice e ti devi iscrivere in SIAE come editore, pagando annualmente diverse spese fisse, gestire contabilità, commercialista, tasse, personale, e molto altro.

Tu non sei obbligato a fare tutto questo. Puoi semplicemente appoggiarti a Mirai Art che, in quanto editore iscritto in SIAE, può depositare le tue edizioni ed essere al tuo servizio. Puoi gestire le edizioni in completa libertà e trasparenza. ✅

Dopo che avrai depositato con noi, decidi che vuoi cedere il 20% delle edizioni al tuo manager? Lo facciamo per te.

Vuoi cederne il 10% a una radio nazionale per far passare il tuo pezzo durante l’estate? Lo facciamo per te.

Vuoi riprenderti indietro tutte le edizioni che hai depositato con Mirai Art perché hai aperto la tua società o perché vuoi darle al tuo nuovo editore? Ce lo comunichi ed eseguiamo!

 

 

Cosa chiede in cambio Mirai Art?

Per permetterti di possedere e gestire le tue edizioni, Mirai Art sostiene dei costi. Ecco perché chiediamo un contributo al momento del deposito dei brani e una piccola percentuale su quanto maturano le edizioni. Naturalmente, se le edizioni non dovessero generare ricavi, non sarai tenuto a pagare alcuna percentuale: in questo modo non hai niente da perdere! SCOPRI I PREZZI

Cosa devo fare dopo aver depositato i brani e le edizioni in SIAE?

Devi occuparti di musica e di relazioni pubbliche! Sì, perché al giorno d’oggi, per vivere di musica, devi fare fruttare la tua musica e farti conoscere dalla gente, soprattutto gli addetti ai lavori.

🎙 – Registra il tuo brano in studio. In modo professionale! La qualità si è alzata tantissimo negli ultimi anni, grazie alla tecnologia. È fondamentale che la tua canzone sia in linea con la qualità che le persone sono abituate ad ascoltare oggi: crea un bel vestito ai tuoi brani insieme ai nostri produttori. VOGLIO CONOSCERLI!

🎸 – Fai concerti. Suona dappertutto: dal vivo nei locali, per strada, in spiaggia con gli amici, in radio in acustico, in tv …ovunque! Qualsiasi occasione è buona per far ascoltare la propria musica. Anche nel locale più squallido, con davanti tre persone, può nascondersi l’occasione del secolo: e se uno di quei tre fosse il direttore artistico della radio della tua città che può decidere che brani passare domani? Suona ovunque e chiedi sempre di compilare il borderò SIAE: più concerti live fai, più borderò compili, più soldi arriveranno dai diritti e dalle edizioni!

🥂 – Partecipa ad eventi di settore. Devi farti conoscere dalle persone giuste. Gli eventi di settore sono un’ottima occasione per poter scambiare qualche parola con manager, giornalisti, operatori, agenzie, artisti. Cerca di farti ricordare: magari il giorno dopo non succede nulla, ma se hai lasciato una buona impressione, quando avranno bisogno di un artista con le tue caratteristiche, si ricorderanno di te.

🎧 – Chiedi i remix. Ci sono molti dj che si occupano di fare i remix di brani, depositarli in SIAE (così guadagnano) e poi di inserirli nella loro playlist quando suonano in discoteca. Ottimo, anche questa è una buona occasione per far conoscere il tuo brano (anche se in versione remix) e per guadagnare soldi attraverso i diritti SIAE ogni volta che viene riprodotto.

🎥 – Fai un videoclip. Ormai è d’obbligo: ad ogni brano corrisponde un videoclip. Le persone vogliono guardare oltre che ascoltare: registra il tuo videoclip insieme ai nostri registi e mettilo online! SCOPRI DI PIÙ

📱 – Promuoviti sul web. Tutti siamo sempre online: è quello il luogo per arrivare al tuo pubblico in modo efficace e mirato. Utilizza i social per raccontare il dietro le quinte della tua storia, la tua vita, il tuo percorso che ti ha portato a voler comunicare il tuo messaggio alla gente. Fai ascoltare la tua musica e entra nella quotidianità delle persone che ti seguono. Promuovi il tuo brano e il tuo video sui principali canali: non sono necessarie grandi somme. VOGLIO ESSERE PROMOSSO DA VOI

🗣 – Consiglia la tua canzone. È molto difficile, ma è anche molto interessante. Una delle entrate maggiori per gli autori è la sincronizzazione dei brani con le pubblicità televisive o con film e telefilm. Per arrivare a questo, serve farsi conoscere ai promoter. Spesso sono loro che vengono contattati per richieste di canzoni da sincronizzare.

🤝 – Allarga il tuo team. Affidati a persone di cui ti fidi per far crescere il tuo progetto. Non sarà sempre possibile fare tutto da soli e, soprattutto, ognuno dovrebbe occuparsi di ciò che sa fare meglio!

⚠️ – Non farti fregare! Non cedere diritti ed edizioni a chiunque: gli altri non sono come Mirai Art, le tue edizioni se le tengono e non te le ridanno più (almeno per 10 anni – contratti standard). Le edizioni sono la tua merce di scambio più preziosa, offrile solo a chi può davvero aiutarti e fai contratti a prova di bomba (se vuoi puoi affidarti ai nostri avvocati). Controlla sempre che gli organizzatori dei tuoi concerti ti facciano compilare il borderò della SIAE: per te è fondamentale segnalare che quella sera hai suonato i tuoi brani. Ricorda: quando vai a suonare in giro, il tuo compenso deve essere doppio: il cachet della serata e i diritti SIAE per aver suonato i tuoi brani!